Grazie a Paolo di ambientesulweb.wordpress.com mi sono letto ciò che ha scritto Saviano sulle possibili, cioè probabili, cioè sicure, infiltrazioni mafiose che interesseranno la TAV Torino – Lione. Cioè, in realtà non mi sono letto proprio tutto perché la mia attenzione è stata catturata dai commenti a quell’articolo…
Saviano fa schifo
Saviano non parla dei massoni
Avete scoperto l’acqua calda
È un predicatore che schifo con tutto il cuore
Lui è parte del problema
Un bischero o semplicemente uno un po’ disattento può stupirsi o non credere a quanto scritto. Invece, chiunque sia un minimo informato e tenga gli occhi aperti, arriva a fare questa associazione di fenomeni. Lasciamo da parte i facili commenti “si sa”, “è così”, “sai che novità…” e simili. Pensiamo piuttosto a smettere di poltrire. Ma quanto potrà mai volerci? Sveglia! Dipende solo da noi, intendendo con NOI la moltitudine, la maggioranza, o – più romanticamente – il popolo; dipende da noi in tutti quei gesti che facciamo ogni giorno e che danno credito e forza a quella che potremmo chiamare casta, impero, fortino, potere forte… Diamole l’appellativo che vogliamo, resta banalmente una forma di ingiustizia oligarchica che pochi vogliono per forza imporre ai più. E chi non la dovesse volere, deve attivarsi, ha il diritto e l’obbligo morale di inquadrare il fine da raggiungere ed elaborare i mezzi più efficaci – e nonviolenti – per conseguirlo.L’obiettivo finale, ad esempio con la faccenda vergognosa della TAV, è ottenere un referendum democratico in cui la cittadinanza interessata da questi lavori possa essere chiamata in causa ed esprimersi; se l’espressione popolare dice SÌ, la TAV si fa, in caso contrario si smantella e si va a casa, elegantemente, dimostrando di aver realmente ascoltato il popolo, la base. Ma per arrivare a quell’obiettivo, a quel traguardo, è necessaria la immediata, minuziosa, intransigente devozione di tutti. Una devozione che è amore per la propria comunità, per il paese, per la libertà di essere tutti uguali. E, a un livello superiore, è l’espressione massima della comprensione del significato di “tessuto sociale”. Deve soccombere qualsiasi altra percezione individualista, l’uomo – da animale sociale – non può permettersi errori del genere.
Aggiungo solo che mi viene da sorridere amaramente nel leggere la fattura dei commenti a questo articolo: ci sono utenti che devono far sapere che, quanto letto, è – sarcasticamente – equivalente alla scoperta dell’acqua calda, del nulla cioè.
C’è un problema enorme, sollevato da una persona e… ci fermiamo allo scontro tra tifoserie, ci fermiamo a scrivere che Saviano è qualunquista, fa schifo, eccetera. Non riesco più a stupirmi di una classe dirigente che fa della nostra ignoranza il suo più fido alleato. Si scrive di TAV, di mafia, di criticità legate ad una realizzazione che sta distruggendo l’ambiente circostante e che cosa siamo in grado di rispondere? Scemenze. Anzi, stronzate! Nessuna proposta, niente di empaticamente vicino al problema. Come due serial killer che cercano di apparire l’uno migliore dell’altro agli occhi del giudice, ognuno giustificandosi e dicendo di aver ucciso meno persone dell’altro. Bravi, continuiamo verso il baratro! Qualcuno ricorda i capponi di Renzo? Ne siamo la drammatica realizzazione.